la musica elettronica e la sua storia_il musicista e la composizione elettronica_l'oggetto musicale

MEDIAZIONI TECNOLOGICHE. L'ESPERIENZA MUSICALE INCONTRA IL DIGITALE

Nuove pratiche musicali

I grandi progressi compiuti negli ultimi anni dalla tecnologia interattiva e multimediale stanno modificando profondamente la natura della musica elettronica e della sua fruizione. Il crescente diffondersi della tecnologia dell'informazione e delle reti di computer permette a compositori e musicisti di scambiarsi programmi e perfino di registrare suoni. Al suo esordio, come abbiamo visto dall’analisi storica dei precedenti capitoli, la musica elettronica era considerata un genere a sé, diverso nella tecnologia e nelle finalità estetiche dalla musica acustica convenzionale. Oggi la musica elettronica è semplicemente un settore della musica come un altro, e molte opere combinano sonorità elettroniche con quelle di strumenti tradizionali. Analogamente, numerosi compositori lavorano in collaborazione con altri media, come i video, i film o la danza. In un futuro molto prossimo, con la piena integrazione della tecnologia elettronica e informatica nel mondo dei compositori, l'espressione “musica elettronica” probabilmente scomparirà del tutto.
Con l’avvento dell’uso di massa del computer si è persa la componente di ricerca e di sperimentazione a vantaggio però di una rivoluzione nelle pratiche del fare musica. Se si riflette l’influenza è ancora più sottile. Gli effetti della tecnologia non si verificano infatti a livello delle opinioni, come accadeva nei primi anni di vita della musica elettronica, ma alterano costantemente e sottilmente le reazioni sensoriali o le forme di percezione.
Nelle prime pratiche della musica elettronica, un’opera, una composizione, persino un singolo suono era affiancato quasi sempre da un’ideologia, da una teoria che legittimava la composizione stessa; esisteva una piena consapevolezza del proprio operato.
Oggi forse non è più cosi, sarà perché la schiera degli utilizzatori delle tecnologie musicali d’avanguardia è cresciuta a dismisura, perdendo quindi quel carattere d’avanguardia e di intellettualità che l’aveva caratterizzata per lungo tempo, ma anche perché forse la tecnologia ha finalmente raggiunto la sua maturità. Il computer, infatti, più diventa maturo come tecnologia meno si vede come oggetto isolato. Diventa un’infrastruttura che non attira l’attenzione su di sé. Ciò che è centrale in questi anni non è tanto il computer come oggetto a sé stante quanto le nuove pratiche che tramite il computer sorgono e che in esso si sviluppano.
Questo non toglie nulla alle conquiste realizzate nel passato, che comunque rivivono in molte esperienze musicali moderne, ma questo punto di vista è necessario ed indispensabile per affrontare e risolvere i nuovi problemi che vengono inevitabilmente generati da questa nuova tappa del cammino della società moderna.
Il ruolo del computer al servizio degli strumenti musicali è profondamente mutato nel corso di questo ultimi anni e nuove tecniche si sono imposte all’attenzione di tutti i musicisti, professionali e non.
Ciò in larga parte è dovuto all’evoluzione, in alcuni casi vera e propria trasformazione, delle varie tecnologie per la produzione musicale.

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