la musica elettronica e la sua storia_il musicista e la composizione elettronica_l'oggetto musicale

MEDIAZIONI TECNOLOGICHE. L'ESPERIENZA MUSICALE INCONTRA IL DIGITALE

Piccoli e grandi sistemi musicali

Una delle prime novità che saltano all’occhio nell’analizzare il ruolo del “nuovo” musicista consiste nella diversa dimensione dell’ambiente nel quale egli si trova ad operare.
Negli ultimi anni i cosiddetti piccoli sistemi, sorti all’interno di piccoli centri, studi e laboratori, soprattutto privati, hanno compiuto un grosso salto di qualità affiancandosi ai grandi sistemi musicali.
I piccoli sistemi si fondano sull’utilizzo, il perfezionamento e il potenziamento di sempre più sofisticati sintetizzatori digitali, campionatori e sequencer i quali oramai hanno conquistato una grossa fetta di mercato, dato il continuo aumento del bacino di utenza.
Grazie a queste macchine, ma soprattutto, grazie al personal computer e ai suoi software musicali, il musicista può oggi lavorare a casa in una sorta di “laboratorio domestico” senza dover ricorrere necessariamente a centri specializzati.
Il compositore non è quindi più parte di un processo che si snoda attraverso grandi centri di produzione ma, data la possibilità di svolgere il lavoro perfino all’interno delle mura di casa sua, è in grado di assistere il lavoro e di esercitarne il controllo personalmente in ogni minima parte, dalla creazione del suono fino alla sua organizzazione formale in sequenza.
D’altronde, uno degli aspetti più interessanti del computer è proprio quello della libertà che offre in termini di costi, spazi, possibilità di vedere realizzata la musica che si scrive o si pensa.
Il processo di autonomizzazione dei compositori, che prevede un impulso dato agli studi personali, privati, a casa propria, è in continuo sviluppo e segnerà sempre più le dinamiche proprie della musica futura.

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