la musica elettronica e la sua storia_il musicista e la composizione elettronica_l'oggetto musicale

MEDIAZIONI TECNOLOGICHE. L'ESPERIENZA MUSICALE INCONTRA IL DIGITALE

Processo musicale e struttura musicale

Al fine di descrivere il rapporto tra musica e tecnologia bisogna avere una piena consapevolezza degli assunti teorici impliciti nella descrizione analitica di un brano musicale e affrontare la possibilità di convalidare tali assunti in modo empirico, studiando il reale comportamento musicale.
Il quadro di riferimento teorico adottato è quello della prospettiva cognitivista, dal momento che la comprensione del fare musica è tanto essenziale quanto la comprensione dei prodotti finali di quell’esperienza. Si tratta di operare in una prospettiva di musicologia cognitiva, cioè nell’ambito di una disciplina che si interessa sia alle strutture musicali che dei processi musicali attraverso i quali quelle strutture vengono originate.
L’approccio cognitivista in musicologia ha preso piede gradualmente negli anni ’50, parallelamente a sviluppi riguardanti lo studio della cognizione in ambiti diversi da quello musicale, e parallelamente a mutamenti sostanziali dell’estetica musicale emersi nella seconda metà del ‘900.
Durante quel periodo molti compositori sostituirono una certa attitudine, per la quale conta soprattutto l’oggetto musicale prodotto, con una visione nella quale è altrettanto importante il processo di produzione.
Curioso è il fatto che questa nuova prospettiva da una parte prende le mosse dalla nascita dei nuovi strumenti elettronici (e senza di essi probabilmente non si sarebbe sviluppata), e dall’altra si pone come quadro di riferimento per lo studio del fenomeno della musica elettronica.
In quegl’anni, in campo compositivo divennero disponibili nuove forme di elaborazione del processo creativo come, per esempio, il montaggio su nastro magnetico e la programmazione al computer. Il nuovo linguaggio tecnico praticato dai compositori, più esplicitamente operativo di quanto fosse in passato, mise in rilievo come l’attività compositiva sia costituita da processi mentali di problem solving. Si osservò che all’interno di particolari ambienti di lavoro compositivo, configurati come sistemi software interattivi, si poteva studiare da vicino il processo di soluzione di problemi musicali (musical problem solving). Realizzare strumenti adatti alla composizione musicale mediante computer esige, infatti, decisioni relative alla rappresentazione della struttura musicale, alla adeguatezza di sistemi di apprendimento musicale e ad altri problemi di livello cognitivo.
Per approfondire il significato dell’uso di una simile prospettiva teorica si analizzi l’affermazione di Jean Piaget:

“conoscere un oggetto è agire su di esso, è modificare, trasformare l’oggetto e comprendere il processo di tale trasformazione e, quindi comprendere il modo in cui l’oggetto viene costruito ”.[J. Piaget, Psycology of intelligence, N.J., 1973, p.8]

Come si vede, l’interesse principale non sta tanto nell’agire, nel comportamento in se stesso, quanto invece nella relazione sistematica tra azione e soggetto. Quindi, nell’analizzare il rapporto tra musica e mezzo utilizzato per produrla, in questo caso il computer, bisognerà prendere in considerazione la musica come oggetto, come struttura e la musica come processo, come attività.
Un mezzo quale il computer aiuta decisamente a compiere quest’analisi dato che esso, per sua natura, rende espliciti i meccanismi di produzione di un oggetto musicale.
Conseguentemente alla distinzione tra struttura e processo, dal punto di vista epistemologico, si possono recuperare tre direzioni di ricerca interdipendenti: l’analisi del punto di partenza, l’analisi del punto d’arrivo e l’analisi del punto intermedio.
L’analisi del punto di partenza consiste in una descrizione dello stato iniziale del pensiero musicale; considerata come fase precompositiva, essa riguarda le risorse a disposizione del compositore.
L’analisi del punto d’arrivo è una descrizione della musica composta.
L’analisi del punto intermedio consiste invece nella descrizione dello stato tra i due precedenti, cioè il passaggio da elementi dello stato iniziale (risorse tecniche) allo stato finale (materia musicale).
Ciascuna delle tre prospettive riguarda un aspetto, per meglio dire una fase, della conoscenza musicale e considerate insieme renderanno esplicita l’interazione uomo-strumento elettronico nella produzione di musica. Musica che viene perciò considerata come processo di conoscenza.

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